Esposito: «Viola, puoi far male al Verona»

Esposito: «Viola, puoi far male al Verona»

Quella tra Fiorentina e Verona non sarà una partita come le altre: sugli spalti ci sarà clima da gemellaggio e tornerà a calcare il manto erboso del Franchi l’ex bomber viola Luca Toni. Nonostante questo, i ragazzi di Montella cercheranno di non fare sconti ai gialloblu per conquistare tre punti importantissimi e alimentare così il sogno Champions League.

Salvatore Esposito, che partita sarà quella tra Fiorentina e Verona?

«Potrebbe essere una partita molto importante per i viola per continuare a sognare il terzo posto in classifica. Credo sarà la Fiorentina a tenere il pallino del gioco e a fare la gara; il Verona cercherà di fare densità nella propria metà campo, di chiudere gli spazi e far male in contropiede. Calciatori come Joaquin e Salah potrebbero essere fondamentali per aprire le maglie della difesa gialloblu…ma non dimentichiamoci Diamanti».

Cioè?

«Se i viola giocheranno come sanno, credo non ci sarà gara. Certo è che se la Fiorentina replicasse la sfida di Coppa Italia contro la Juventus, il Verona potrà far male».

Quale pensa sarà il pericolo numero uno per la Fiorentina?

«Non ho dubbi, sarà quel ragazzino trentasettenne di nome Luca Toni. L’attaccante italiano è il giocatore più pericoloso: può segnare in ogni occasione e da qualunque posizione».

Potrebbe essere la sfida tra Toni e Gomez.

«Credo che Toni abbia molta voglia di far gol alla sua ex squadra per dimostrare quanto ancora può dare al calcio. Per quanto riguarda il tedesco, lo reputo uno dei migliori centravanti d’Europa».

La difesa sembra essere il reparto più debole dell’Hellas, con 51 gol subiti.

«I molti gol presi non sono responsabilità soltanto della difesa. La Fiorentina, con i giocatori veloci e tecnici che ha a disposizione, può essere devastante».

Per quanto riguarda la Fiorentina, invece, qual è il reparto che la convince di più?

«E la difesa il reparto che mi piace di più. Considero indispensabile Gonzalo Rodriguez, per carisma, intelligenza tattica, capacità di guidare i compagni e tecnica individuale».

Qualche giorno fa c’è stato l’anniversario dell’incidente ferroviario che nel 78 coinvolse, tra gli altri, i giocatori dell’Hellas Verona, tra cui anche lei .

«Stavamo andando verso Roma per giocare contro i giallorossi, prendemmo il treno anziché l’aereo a causa del maltempo. Eravamo sulla linea Firenze-Bologna, ad un certo punto sentii uno schianto tremendo e mi resi conto che la carrozza era capovolta. Nessuno di noi riusciva a capacitarsi di ciò che era successo. Ancora oggi, quando passo da lì, non posso fare a meno di provare una profonda tristezza per quel giorno maledetto».

Giacomo Cialdi

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