“Fiducia e pazienza Questo è solo l’inizio”

“Fiducia e pazienza  Questo è solo l’inizio”

Per questa stagione non abbiamo obiettivi ma vogliamo una squadra che vinca divertendo”

Aveva lasciato un pezzetto di cuore in ogni angolo della città. Daniele Pradè e la sua famiglia avevano scelto di vivere Firenze senza paracadute. Facendosi avvolgere dalla magia delle tante opere d’arte a cielo aperto; dai colori del tramonto ammirato passeggiando sul Lungarno; dall’animo polemico che fa parte del dna di chi abita questo piccolo paradiso. Il direttore sportivo viola non aveva bisogno di leggere la rassegna stampa per capire quali erano gli umori intorno alla sua Fiorentina. Bastava andare a prendere un caffè o ascoltare le battute da toscanaccio incontentabile della prima persona incontrata per strada. Capite perché quando i Della Valle gli hanno detto che era finita, che era fuori dalla società, l’effetto è stato come incassare un pugno nello stomaco. Rimanendo senza fiato. “Il giorno prima ero andato in Spagna a trattare un giocatore che piaceva a Paulo Sousa e il giorno dopo mi sono visto recapitare la lettera di licenziamento”. Una ferita solo in parte addolcita da un comunicato di ringraziamento di Andrea Della Valle. L’uomo che ha cercato fino all’ultimo di difenderlo. Ora che il filo si è riannodato è tutto ancora più bello. Pradè ha ritrovato vecchi amici, vecchi colori, vecchi angoli. E una sfida ancora più emozionante.
“Il giorno della mia presentazione – spiega – ho voluto ricordare un episodio. Il primo dei giocatori viola che il giorno del licenziamento mi telefonò fu Davide Astori. Ero stato io a portarlo a Firenze. E lui di questo mi era eternamente riconoscente. Io ringraziai Davide e gli feci una promessa: ‘Un giorno torneremo a lavorare insieme’. Ho mantenuto la promessa perché Davide è accanto a noi ogni giorno. Il suo sorriso incantato l’ho stampato nella mente e nel cuore”.

Firenze, Conferenza stampa di presentazione per il nuovo direttore sportivo della Fiorentina, Daniele Pradè. Nella foto, Joe Barone. 2019-07-04 © Carlos Folgoso / Massimo Sestini

© Massimo Sestini

La Fiorentina ha cambiato proprietà e obiettivi.

“Il presidente Rocco Commisso è una persona fantastica. Ti travolge con il suo entusiasmo. E’ sempre presente anche quando c’è un oceano che ci divide. E Joe Barone è un perfetto compagno di viaggio. Ti stimola e ti sostiene. Purtroppo a causa del fair play finanziario abbiamo solo iniziato l’opera. Non dimenticate che siamo partiti solo a giugno e con più di 70 giocatori sotto contratto. Dico settanta. Abbiamo fatto tante cose. Ma la vera Fiorentina prenderà corpo solo la prossima estate. In questa stagione non ci poniamo obiettivi ma cercheremo di vincere contro qualsiasi avversario. Per creare una mentalità nuova. Speriamo intanto di aver costruito una squadra capace di proporre un calcio divertente”.

Sono stati sottoscritti più di 25.000 abbonamenti.

“La passione dei tifosi viola è incredibile. E il dato degli abbonamenti dimostra che la Fiorentina può fare numeri importanti. Questo ha un peso anche nella distribuzione dei diritti televisivi”.

Firenze, conferenza stampa di presentazione di Ribery. Nella foto, Joe Barone e Pradè.2019-08-22 © Carlos Folgoso / Massimo Sestini

©Massimo Sestini

L’acquisto di Ribery è il fiore all’occhiello.

“Non avrei mai pensato che ci fosse la possibilità di portarlo a Firenze. Franck sarà prezioso in campo e nello spogliatoio. Mi commuovo ogni volta che lo vedo dare dei consigli ai nostri giovani. Campioni come lui fanno crescere tutti”.

E Boateng?

“E’ molto maturato. Tecnicamente può giocare falso nove, esterno d’attacco, centrocampista, difensore. Che posso chiedere di più”.

Lirola?

“E’ un formidabile talento. E ha scelto la Fiorentina. Un segnale importante. Proprio come quello che ci ha permesso di acquistare Pulgar che aveva richieste di club che partecipano alle Coppe”.

E’ tornato Badelj.

“Ha accettato di ridursi lo stipendio. Abbiamo bisogno di leader e lui è un leader naturale”.

In questo inizio di stagione è esploso Castrovilli.

“Queste sono le ‘vittorie’ che contano. Presto lo vedremo nel giro della nazionale. Ma oltre a Castrovilli vorrei ricordare Sottil, Venuti, Ranieri, Vlahovic, Montiel tutti giovani che sono stati protagonisti in Primavera vincendo l’anno scorso la Coppa Italia. Sono il nostro presente e il nostro futuro. Come dice il presidente Commisso investiamo su giovani che in futuro possono diventare bandiere della Fiorentina”.

Pedro è un colpo importante.

“E’ considerato uno dei talenti più interessanti di tutto il calcio sudamericano. In attacco abbiamo due potenziali fenomeni come Pedro e Vlahovic e un vecchio pirata come Boateng. Le squadre che vincono si costruiscono su queste basi”.

E’ rimasto Chiesa.

“Rocco ha dimostrato di essere di parola. E Federico farà un campionato formidabile e dopo trascinerà la nazionale agli Europei”.

Montella ha il compito di far crescere il progetto tecnico.

“Non ho mai visto Vincenzo così concentrato e così determinato”.

Uno slogan per chiudere la campagna acquisti e tuffarsi sul campionato.

“Fiducia e pazienza. E’ tutto nuovo quindi serve un po’ di tempo per trovare un’identità comune. La Fiorentina crescerà di partita in partita”.

E intanto Daniele tornerà ad ascoltare gli umori di Firenze. Per cogliere suggerimenti ed eventuali campanelli d’allarme. Da fiorentino acquisito è in grado di tradurre anche i sospiri della città.

Redazione

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