Baiano: “Non mettiamo pressioni, questa squadra deve giocare libera”

Baiano: “Non mettiamo pressioni, questa squadra deve giocare libera”

È Francesco Baiano a parlare con noi di una Fiorentina che sogna la rimonta europea e prova ad uscire da un periodo terribile. In maglia viola dal 1992 al 1997, “Ciccio” ha segnato ventinove reti a Firenze, vincendo la Coppa Italia nel 1996 e, nello stesso anno, la Supercoppa Italiana e collezionando anche due presenze con la Nazionale prima dell’approdo sulle rive dell’Arno. Intanto al ‘Franchi’ arriva il Crotone, vediamo cosa ne pensa l’ex attaccante che, in coppia con Gabriel Batistuta, formava il mitico tandem soprannominato “BaBa”.

Iniziamo da un doveroso pensiero su Astori.

“L’ho incontrato due volte, conosceva il mio passato. Mi aveva fatto una bella impressione, una persona divertente e sorridente. Quella che è successo al Capitano è una tragedia inaspettata”.

Dopo la tragedia, Firenze si è ricompattata.

“Conoscendo la piazza, non avevo dubbi. La tifoseria e la squadra insieme. Anche nel distacco che si era creato, i sostenitori non hanno mai fatto mancare il proprio supporto ai giocatori, nonostante ci fosse aria pesante. Non voglio dire che adesso si vedono i risultati, sicuramente possono portare qualcosa di buono. Non so come riparta lo spogliatoio al proprio interno: sicuramente non svanirà, era il capitano, le persone che vengono a mancare rimangono sempre con noi”.

L’Europa League dista tre punti: parlarne è ancora una blasfemia?

“Gli ultimi risultati hanno dato un’accelerata. Non parlerei di Europa, parlerei di fare il massimo: se pensiamo alla qualificazione, nasce la pressione. E, invece, questa squadra deve giocare libera, dare il cento per cento come sta facendo. Alla fine vedremo. Il ricordo di Astori è una marcia in più”.

Cosa sta accadendo a Simeone? Non segna dal 5 gennaio…

“Quando pensiamo al lui, non dobbiamo tenere conto del prezzo. Certo, relativamente a quello avrebbe dovuto fare di più. Ma non dimentichiamo che è da un anno in Italia, ha segnato sette gol e servito quattro assist, se ne farà dieci o dodici avrà fatto il suo. Poi è normale che ci si aspettasse qualcosa di diverso. Con l’esperienza si migliora. A Firenze siamo abituati a grandissimi attaccanti, mi auguro possa raggiungerli”.

Cosa manca per fare il grande salto?

“Non penso che abbia fatto meno di quello che ci si sarebbe dovuti aspettare. È stata ricostruita di sana pianta, sono arrivati tanti giocatori, anche a campionato iniziato, l’allenatore ha fatto un buonissimo lavoro. È difficile inserire due elementi, figuriamoci dieci. Basta confrontare la squadra di quest’anno e quella della scorsa stagione per accorgersi dei cambiamenti”.

Alla ripresa il Crotone, che partita sarà?

“Mi aspetto una Fiorentina con l’Europa nella testa per vincere più partite. I calabresi sono una squadra che ha fame perché devono salvarsi: non sarà semplice, se continua con questo ‘trend’ può vincere la partita. Non sarà facile ma c’è una grande possibilità per accorciare”.

Giacomo Brunetti

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