Pradè ufficializza la nuova Fiorentina: “No plusvalenze e autofinaziamento. Monte ingaggi più alto. Ma prima devo sfoltire”

Pradè ufficializza la nuova Fiorentina: “No plusvalenze e autofinaziamento. Monte ingaggi più alto. Ma prima devo sfoltire”

“Non faremo autofinanziamento e nessuno mi ha chiesto plusvalenze”. Daniele Pradè lo ha detto davvero, nella conferenza stampa di presentazione nella sua “nuova” veste di direttore sportivo viola. Due frasi che ufficializzano la svolta epocale nel pianeta Fiorentina, da troppi anni gestito anteponendo gli obiettivi economico – finanziari alla competitività della squadra. Parole che dovrebbero bastare per tranquillizzare gli umori di una tifoseria che, dopo l’iniziale estasi del cambio di proprietà, adesso attende con ansia i primi innesti di mercato. Ma, da questo punto di vista, ci sarà da pazientare ancora e per parecchio tempo. Il perché lo ha spiegato, altrettanto chiaramente, Pradè: “Abbiamo 75 giocatori sotto contratto, 60 dei quali non funzionali. Dunque la priorità è sfoltire. Poi arriveranno gli acquisti. Quando? Da 10 agosto in poi”. Dunque la rosa viola, prima di tutto, dovrà essere sottoposta a una pesante cura dimagrante, con l’obiettivo di perdere l’80 per cento del suo peso. Uno sforzo certosino necessario per creare spazio per i nuovi innesti e utilizzare il monte ingaggi in modo più efficace e proficuo dal punto di vista della competitività sportiva: meno giocatori, ma giocatori più forti e più pagati. Perché, e questa è l’altra bella notizia emersa dalla conferenza stampa di Pradè, il monte ingaggi sarà “certamente superiore” rispetto a quello con cui è stato abituato a lavorare in passato il dirigente viola, nella sua esperienza precedente con la vecchia proprietà. Insomma, basta con l’autofinanziamento e le plusvalenze e aumento (rilevante) del monte ingaggi. Le direttive che Rocco commisso ha dato al suo braccio operativo sono quelle che aspettavamo da troppo tempo per non poter attendere il 10 agosto, e oltre, prima di iniziare a valutare e, si spera, celebrare i nuovi arrivi. Perché prima di costruire una nuova casa bisogna, per forza, liberarsi dalle vecchie macerie…

Tommaso Borghini

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