Andava a cento all’ora sull’ala sinistra.. Stefano Schwarz!

Andava a cento all’ora sull’ala sinistra.. Stefano Schwarz!

“Andava a cento all’ora sull’ala sinistra, Stefano Schwarz, Stefano Schwarz!”. Così cantava la Curva Fiesole tra il ‘95 e il ‘98, gli anni di Stefan Schwarz in viola. Il centrocampista svedese arrivò a Firenze in punta di piedi, grazie ai buoni uffici del diesse Oreste Cinquini, e il pubblico viola ci mise poco ad apprezzarne le doti di combattente che, se occorreva, sapeva anche “picchiare”, ma sempre con intelligenza. Già, perché Stefan era un calciatore intelligente, tatticamente perfetto e per questo pupillo di ogni allenatore. Claudio Ranieri e Alberto Malesani lo utilizzarono in modi diversi, ma non fecero mai a meno di lui nel loro undici titolare. Fu pagato 7 miliardi di lire, soldi necessari per strapparlo all’Arsenal, investimento che dette i suoi frutti perché grazie alla sua capacità di dare equilibrio al centrocampo, la Fiorentina divenne più quadrata e capace anche di vincere trofei: la Coppa Italia del 1996 e la successiva Supercoppa Italiana lo videro tra i “gregari” di lusso, così come fu tra i protagonisti della cavalcata in Coppa delle Coppe, interrotta solo in semifinale dal Barcellona. La Fiesole gli dedicò anche un altro coro, gridando semplicemente il suo nome che, già di per sé, metteva paura agli avversari. L’anno dopo Alberto Malesani decise di impiegarlo come esterno sinistro e, nonostante un periodo di ambientamento al nuovo ruolo, Schwarz seppe adattarsi bene anche in quella posizione, non disdegnando la conclusione a rete (segnando poco, per la verità: solo 2 reti in 98 gare con la maglia viola). Poi, nel 1998, scelse Valencia per seguire il suo estimatore Ranieri e lasciò Firenze un po’ con l’amaro in bocca. Ma la città e la tifoseria gli sono rimaste nel cuore e oggi, nel giorno del suo 50esimo compleanno, noi del Brivido non potevamo certo dimenticarci di fargli gli auguri.

Tommaso Borghini

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