Vogliamo un tecnico che non dica mai: “La Fiorentina non è mia”

Vogliamo un tecnico che non dica mai: “La Fiorentina non è mia”

Come buttar via il lavoro, faticoso, di settimane e ritrovarsi in mezzo alla polemica e a una strada senza uscita. Complimenti, si fa per dire, a Sousa e alla sua squadra. La disastrosa sconfitta con l’Empoli riporta tutti sulla terra. Niente sogni europei, anche se la matematica lascia una piccola scia di luce, niente applausi e quel lungo striscione aperto in Fiesole che chiarisce una volta per tutte che questa stagione è stata un “fallimento”. Sono inutili i giochi di parole dell’ex mago portoghese, inutile gli assalti con la baionetta di Corvino, neppure le promesse di qualche giocatore, la realtà è che questo campionato passerà alla storia per la sua assoluta tristezza. Una sconfitta per tutti, i Della Valle per primi. E Sousa? Beh, addio, senza un solo rimpianto e speriamo arrivi un nuovo tecnico che non dica mai… «La Fiorentina non è mia…».

Alessandro Rialti

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